I microscopi sono strumenti che permettono di vedere ingranditi oggetti di piccole dimensioni.
Il microscopio da laboratorio è uno strumento utilizzato per vedere e analizzare oggetti, particelle e microrganismi non visibili ad occhio nudo. Il primo prototipo venne inventato dallo scienziato olandese Zacaria Jannsen nel XVI secolo ed era caratterizzato da tre tubi concentrici, lunghi circa 45 cm, dotati alle estremità di lenti di ingrandimento. Con il passare dei decenni, i materiali e le tecnologie del microscopio ottico si sono evolute e differenziate dando vita negli anni trenta del Novecento al microscopio da laboratorio elettronico. Gli studiosi Ernst Ruska e Manfred Von Ardenne scoprirono che un fascio di elettroni, rispetto alla luce tradizionale, rende visibile un microelemento centomila volte in più.
I microscopi sono di tipi differenti:
- ottici
- elettronici
- a scansione di sonda.
I microscopi ottici permettono l’osservazione diretta in quanto rimangono dentro lo spettro elettromagnetico della luce.
I microscopi elettronici possono avere una visione indiretta tramite la fotografia o altri visori e si basano sull'osservazione tramite fasci di elettroni.
I microscopi a scansione di sonda mostrano il campione tramite una sonda o comunque uno strumento idoneo.
I fattori principali che determinano le caratteristiche di un microscopio da laboratorio sono la risoluzione e l’ingrandimento.
Oltre a queste, i microscopi si distinguono tra monoculari (un solo sistema oculare) o binoculari, che offrono una qualità e un confort decisamente migliore.
Microscopi ottici
Un fattore di importanza vitale per i microscopi ottici, insieme al numero di oculari, è la trasmissione della luce. Questa determina la qualità della visione e quindi dello strumento. La luce può essere trasmessa o riflessa a seconda del sistema di cui è attrezzato lo strumento.
Microscopio ottico monoculare
I modelli monoculari sono più economici ma più luminosi, e permettono di registrare l’immagine osservata.
Microscopio ottico stereoscopico
I modelli stereoscopici sono più adatti per utilizzo intensivo. Le teste binoculari prima suddividono il fascio luminoso in due percorsi ottici che poi vengono riuniti nei due oculari mediante un sistema di prismi. Le aberrazioni prodotte dalla dispersione ottica vengono successivamente compensate.
Caratteristiche principali del microscopio ottico
Il microscopio da laboratorio ottico è uno strumento che permette di vedere immagini che l’occhio nudo non riesce a focalizzare date le minuscole dimensioni.
E’ costituito da una serie di lenti poste alle estremità opposte di un tubo che utilizza la luce visibile per mettere a fuoco le immagini. La lente vicina all’occhio di chi utilizza lo strumento si chiama oculare, mentre quella vicina all’oggetto da osservare si chiama obiettivo. Solitamente gli obiettivi sono tre, con differente potere di ingrandimento e sono montati su un supporto girevole che consente di utilizzare la lente più adatta. Il microscopio ha un sistema di illuminazione che sfrutta la lunghezza d’onda della luce visibile, emessa da una lampada, che viene proiettata sotto l’oggetto da osservare, solitamente tramite uno specchio. Il dispositivo possiede una struttura portante che unisce il sistema ottico a quello di illuminazione e un piccolo piano d’appoggio dove va messo l’oggetto da osservare. Poiché la luce deve attraversarlo, il suddetto oggetto deve essere molto sottile e solitamente va racchiuso tra due vetrini che ne consentono la manipolazione.
Microscopi da laboratorio ottici risoluzione
Il potere di risoluzione del microscopio ottico, cioè la sua capacità di ingrandimento, è pari a circa duemila volte ciò che riesce a percepire l’occhio umano. Un particolare tipo di microscopio ottico è quello composto, cioè dotato di un sistema più complesso di lenti che consente di migliorare l’immagine e di ridurre i possibili errori di percezione; può essere formato da due obiettivi in modo da ottenere una visione binoculare, dotata del parametro della profondità.
Microscopi da laboratorio elettronici
I microscopi elettronici non utilizzano la luce come sorgente di radiazioni ma un fascio di elettroni. La risoluzione di un microscopio è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda della radiazione che esso utilizza. Per questo motivo usando un fascio di elettroni si raggiunge una risoluzione molto maggiore di quello di tipo ottico.
Caratteristiche principali del microscopio elettronico
Per una risoluzione decisamente maggiore si utilizza il microscopio da laboratorio elettronico che invece di sfruttare le radiazioni elettromagnetiche della luce visibile, utilizza fasci di elettroni emessi da un generatore.
Tramite lenti magnetiche, le immagini vengono captate da uno schermo che le visualizza con un ingrandimento di oltre un milione di volte rispetto al reale. Esistono due tipi fondamentali di microscopi da laboratorio elettronici, a scansione e a trasmissione, il cui utilizzo è limitato alle strutture di ricerca e a quelle biomediche che solitamente li impiegano per la classificazione dei microrganismi oppure per la valutazione e lo screening dei tessuti cellulari.
Microscopi a scansione e altri
Oltre a queste tipologie più diffuse esistono nei laboratori altri strumenti definiti microscopi. Ma questi sono basati su altri principi e hanno funzioni altamente specializzate.
Tra questi si possono citare i microscopi a forza atomica, a raggi X, ionici, elettronici a diffrazione e altri.
Dove si acquista e quanto costa un microscopio
I microscopi da laboratorio consentono di ottenere immagini di grande precisione e questo può essere sfruttato in numerosi campi che spaziano dalla semplice curiosità individuale, alla didattica nelle scuole superiori, fino all’utilizzo in campo diagnostico e sanitario.
Chi vuole acquistare un microscopio ad uso personale può spaziare su i maggiori siti di e-commerce, tra cui Amazon, dove si possono trovare microscopi di diverse tipologie e varie fasce di prezzo.
Microscopi da laboratorio per la didattica
Per soddisfare la curiosità dei bambini si può scegliere tra diversi tipi di microscopi didattici che insegnano i primi rudimentali esperimenti di microscopia, per un modico prezzo che si aggira attorno ai 50 euro. Se invece si ha bisogno di un microscopio da laboratorio professionale il costo può arrivare anche a diverse migliaia di euro.
Da prendere in considerazione l'opportunità di scegliere tra ottimi microscopi usati che potrebbero dimezzare il valore di acquisto, mantenendo comunque un valido rapporto tra qualità e prezzo.
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Di seguito ecco i modelli più interessanti in commercio rivenduti da Colaver
Microscopio biolgico serie Labor
Microscopio biologico serie Bioline