Diamo uno sguardo veloce a come funziona un reattore per fotochimica.
Si parte dal reattore incamiciato all’interno del quale avviene la reazione. All’esterno è posizionata la camicia dove viene fatto passare il liquido di raffreddamento tramite i portagomma di entrata e di uscita.
Prima di posizionare la calotta si inserisce l’O-ring di tenuta nella parte superiore.
Successivamente il blocco viene fermato con una ghiera metallica.
Il gas viene fatto entrare nel reattore tramite un tubo pescante posizionato sul lato mediano. Nella parte inferiore è presente un setto poroso che gorgoglia facendo uscire il gas più rarefatto.
Successivamente il gas viene raccolto tramite il tubo posizionato nella parte superiore della calotta.
All’interno del reattore viene inserita una lampada emettitrice UV-UVC che provoca la reazione. Viene posizionata e bloccata tramite il cono superiore ed accesa tramite il suo trasformatore a impulsi.
All’interno del reattore si verificherà quindi la reazione fotochimica desiderata.
Sul tappo superiore sono posizionati due tubicini: uno per l’ingresso dell’aria necessaria a raffreddare la lampada e uno per l’uscita della stessa.
Si consiglia di effettuare la reazione sempre sotto cappa in quanto alla prima accensione della lampada, prima che questa si scaldi, potrebbe svilupparsi dell’ozono, anche se solo in piccole quantità.