Le siringhe sono strumenti utilizzati per prelevare o espellere materiali quali liquidi o gas. Possono avere diverse forme e dimensioni in funzione del loro utilizzo, e sono usate in numerosi campi di applicazione: dalla cucina alla medicina. Le siringhe vengono utilizzate anche nei laboratori di chimica, per esempio per aggiungere dei liquidi in uno spazio ristretto, procedimento per il quale è richiesta molta precisione. Sono anche utilizzate per misurare e trasferire solventi e reagenti quando non è necessaria la massima precisione di misurazione.
Forma e struttura delle siringhe
Una siringa è formata da un pistone inserito in un corpo cilindrico cavo. Il pistone può eseguire un movimento in avanti o indietro lungo le pareti interne del corpo cavo. Questo movimento permette alla siringa di prelevare ed espellere un liquido attraverso una bocca nell’estremità del corpo, in cui è inserito un ago. Vi sono anche modelli in cui l’ago è sostituito con altre tipologie di scarico, quali per esempio un tubo. L’ago ha il compito di dirigere il flusso del liquido con massima precisione di direzione e quantità, durante la sua espulsione.
Generalmente le siringhe hanno una capacità compresa tra gli 1 e i 100 ml, a seconda della loro applicazione. Sono inoltre dotate di gradazione lungo il corpo cavo, che è misurato in millilitri. Tuttavia ne esistono svariati modelli, che possono presentare differenze riguardo alla dimensione e misurazione.
Materiale
Le prime siringhe erano realizzate in metallo. Con il tempo sono però stati impiegati altri materiali per poter garantire una migliore prestazione. Il materiale più comune è la plastica, il polietilene ha una buona resistenza chimica. Tuttavia, il materiale più performante per le siringhe in campo chimico è il vetro borosilicato. Questo è preferito per le sue caratteristiche che permettono una massima precisione meccanica per quanto riguarda i movimenti del pistone, oltre che un’eccellente resistenza termica e chimica. Solitamente i modelli in plastica sono monouso e hanno l’ago preinnestato, mentre quelli in vetro hanno ago intercambiabile.
Accessori
L’utilizzo delle siringhe in laboratorio è accompagnato da accessori. L’ago consiste nell’accessorio più importante per i modelli in cui questo può essere sostituito. Esistono diversi modelli di aghi, per esempio gli aghi monouso sterili, con attacco in plastica. Ma ne esistono anche modelli più sofisticati, muniti di attacco Luer Lock.
Un altro accessorio utilizzato con le siringhe è il dispensatore, che può essere digitale o manuale. I dispensatori sono dispositivi di elevatissima precisione e accuratezza, con i quali è possibile selezionare esattamente il volume e fermare il pistone per dosaggi riproducibili. Sono quindi ideali per un’erogazione di volumi identici.