I mortai sono strumenti utilizzati sia come recipienti che per polverizzare sostanze, solitamente materiali solidi, attraverso il loro pestaggio con il pestello. Il mortaio è uno strumento estremamente antico, considerato uno dei primi strumenti rudimentali utilizzati dall’uomo. Ne esistono infatti ritrovamenti risalenti al 35000 a.C.. Con il tempo la loro forma ha mantenuto le caratteristiche semplici originali. Tuttavia ne esistono di dimensioni e materiali diversi, in funzione del loro impiego. I mortai vengono utilizzati quotidianamente in ambito culinario, ma sono comuni anche in un laboratorio chimico.
Forma dei mortai
Il mortaio è composto da due elementi principali: il recipiente ed il pestello. Il recipiente svolge la funzione di contenitore ed al suo interno vengono inseriti i materiali da pestare. Questo può avere varie forme, tendenzialmente simili tra loro. I modelli più comuni hanno una forma a semisfera o a cilindro, ma ne esistono anche modelli più squadrati con lati definiti. Il fondo del contenitore è tondeggiante, per permettere al pestello di raggiungere tutto il contenuto del mortaio. È inoltre comune che la sezione superiore del contenitore dei mortai sia munita di beccuccio, per facilitare il travaso delle polveri del materiale triturato.
Il pestello consiste in una mazzetta caratterizzata da una estremità più larga e arrotondata. Questo le permette di schiacciare e pestare il materiale nel mortaio facendo pressione senza rovinarsi. La funzione del pestello è il triturare il materiale contenuto nel mortaio.
La dimensione dei mortai è variabile. Generalmente il loro diametro standard è compreso tra i 6 e 20 cm, ma ne esistono anche modelli dal diametro di 50 mm.
Materiali
I mortai devono essere abbastanza resistenti per poter triturare e schiacciare il materiale al loro interno senza rovinarsi. Non possono essere prodotti in un materiale fragile, altrimenti si romperebbero a causa del pestello. Allo stesso tempo, il contenitore dei mortai non può perdere schegge quando colpito dal pestello, altrimenti questi si andrebbero a mischiare con il contenuto.
I modelli più comuni utilizzati in un laboratorio chimico sono prodotti in ceramica con interno smaltato. Altri modelli sono in vetro, marmo o acciaio inox.
Utilizzo
I mortai vengono prevalentemente utilizzati per ridurre un solido in polvere. Questo è possibile dopo aver frantumato il solido all’interno del mortaio. Si procede poi alla polverizzazione di questo tramite un movimento rotatorio del pestello. Il pestello sfrutta lo sfregamento del materiale contro il fondo e le pareti del mortaio per rendere il solito finemente polverizzato.