I dosatori, come dice la stessa etimologia della parola, misurano una certa quantità determinata di sostanza, prevalentemente liquida.
Il concetto è che da un contenitore maggiore viene estratta una quantità di liquido che il dosatore è in grado di misurare.
Dosatori di settori diversi
È bene specificare che si tratta di dosatori da laboratorio, perché il dosaggio è una lavorazione presente in molti ambienti e con caratteristiche diverse.
Per esempio il dosaggio è presente in cucina con i propri strumenti come flaconi o caraffe presenti anche in laboratorio.
Nel settore industriale esistono dosatori per aria, per fluidi, per il confezionamento, contapezzi e molto altro.
Dosatori da laboratorio
Nel laboratorio di chimica, di biologia o di analisi, il dosaggio si effettua prevalentemente in due modi:
prelevando liquido da una bottiglia;
rovesciando la bottiglia per riempire un tappo con una forma speciale.
Dosatori ripetitivi
Il primo tipo di dosatori sono detti ripetitivi perché sono in grado di prelevare la stessa quantità di liquido per molte volte di seguito. Anche ripetendo l’operazione frequentemente si mantiene la medesima quantità precisa. Esiste sempre un certo margine di tolleranza all’errore ma è veramente minimo.
Il prelievo avviene attraverso un pistone che può essere regolato per capacità diverse. Questo consente a questo tipo di dosatori di impostare la quantità attraverso la rotazione di una ghiera posta sul corpo del pistone e adattarlo alle diverse esigenze.
Come scegliere un dosatore
Quando si acquista un dosatore bisogna tener conto di diversi fattori.
Prima di tutto la precisione del prelievo. Maggiore è la precisione, maggiore sarà anche il prezzo del prodotto e l’accuratezza con cui è costruito.
Non sempre però è necessario spendere molti soldi per effettuare prelievi che richiedono una precisione inferiore. Esistono in commercio ottimi prodotti con prestazioni medie che sono utili nella maggior parte delle lavorazioni.
Il materiale di costruzione può essere determinante se avete la necessità di prelevare liquidi corrosivi o acidi. In questo caso il corpo del dosatore deve essere in PTFE per non essere danneggiato e non interferire con l’analisi.
Molto importate è la possibilità di agganciare questo pistone alle bottiglie più comuni della sostanza da prelevare.
In molti casi è necessario prelevare quantità di solvente o reagente chimico. Per evitare di dover travasare il liquido, con il rischio di contaminazione dell’operatore, è preferibile poter posizionare il dosatore sulla bottiglia stessa del prodotto. In commercio esistono diversi formati di bottiglie e contenitori. È quindi importante accertarsi che il dosatore da acquistare sia dotato di adatttori per poter essere agganciato a diversi tipi di bottiglie.
Dosatori manuali
Si possono definire manuali tutti quei dosatori che sono dotati di un contenitore sul tappo. Questo si riempie rovesciando la bottiglie o, nel caso di bottiglie in plastica, premendo sul corpo per far uscire il liquido.
Ovviamente di stratta di dosaggi meno precisi di quelli ripetitivi, ma occasionalmente offrono il loro servizio.
I dosatori in vetro posso essere realizzati dalla nostra soffieria di Colaver nelle dimensioni desiderate. La bolla di contenimento può essere più o meno grande e avere quindi capacità diverse.
Nel nostro catalogo potete consultare altre tipologie di dosatori per esigenze diverse.