I crogioli sono apparecchiature utilizzate in laboratorio come contenitore per composti chimici che devono essere portati a temperature elevate. Sono estremamente comuni ed utilizzati dall’uomo fin dal VI millennio a.C. Sebbene le loro forme e misure sono variate con il tempo, in funzione dei loro svariati utilizzi, essi sono da sempre stati impiegati dall’uomo. Ne sono stati infatti ritrovati modelli risalenti all’età della pietra e al periodo medievale. Nella chimica moderna si sono sviluppati per avere le condizioni più performanti nel resistere ad alte temperature.
Forma e misure dei crogioli
Come precedentemente sottolineato, i crogioli hanno avuto svariate forme e dimensioni nel loro svilupparsi. Tuttavia, il modello standard che viene impiegato nella chimica moderna è caratterizzato da una forma tronco-conica, dal fondo piano. Generalmente il loro diametro è compreso tra i 3 e i 5 cm, e sono muniti di coperchio. È Importante sottolineare che il coperchio non sia chiuso ermeticamente. Questo perché durante il processo di riscaldamento delle sostanze contenute dal crogiolo, queste producono dei gas che il coperchio permette di espellere. Se ciò non avvenisse, ed il coperchio contenesse ermeticamente i gas, si presenterebbero situazioni di pericolo, data l’alta pressione all’interno dell’apparecchiatura.
Ne esistono modelli in varianti più e alte e strette, ed altre più basse e larghe, a seconda del loro utilizzo in laboratorio.
Materiali
Inizialmente, i primi crogioli realizzati dall’uomo erano di argilla. Con il tempo e lo sviluppo scientifico il materiale dei crogioli è cambiato per poter offrire caratteristiche più performanti.
Poiché i crogioli devono essere sottoposti ad alte temperature, è necessario che il loro materiale ne sia resistente. Di conseguenza, i crogioli sono oggi generalmente realizzati in porcellana, alluminio o metalli inerti. Infatti, uno dei primi utilizzi del platino fu proprio quello di formare crogioli. Nella chimica moderna esistono anche altri modelli realizzati in nichel e zirconio.
Accessori
Vi sono degli accessori che sono indispensabili nell’utilizzo dei crogioli, i quali vengono in contatto direttamente con la fiamma del becco Bunsen. I triangoli in ferro zincato, per esempio, consistono nella struttura che sorregge il crogiolo quando posto sopra la fiamma. Questi sono formati da tre fermagli in ferro zincato collegati a barrette in refrattario. A loro volta, i triangoli in ferro zincato, che sorreggono il crogiolo, vengono inseriti nel treppiede per garantire la corretta altezza sopra la fiamma.
Inoltre, vengono utilizzate anche le pinze per poter maneggiare i crogioli quando questi raggiungono un’alta temperatura. Le pinze sono solitamente prodotte in acciaio, ma possono anche essere rivestite in politetrafluoroetilene (PTFE).