I matracci e le beute sono degli strumenti, generalmente in vetro, che vengono utilizzati in chimica con la funzione di contenitori. Esistono diverse capacità di matracci, la loro forma può essere sferica o conica, e il fondo piano. I matracci sono inoltre caratterizzati dal lungo collo in vetro che inizia dal corpo sferico o conico, e termina con il tappo ermetico.
Infine, sono comuni i modelli tarati, cioè che contengono un determinato volume di liquido ad una data temperatura. La capacità dei matracci è indicata tramite una tacca sul collo dell’apparecchio, definita “tacca di taratura”. Le capacità più comuni in cui vengono prodotti i matracci sono dai 50 ml ai 1000 ml.
Utilizzo
I matracci sono utilizzati per la preparazione di soluzione a concentrazione nota. Sono anche utilizzati per diluizioni precise in chimica analitica.
Viene inserito un liquido all’interno dell’apparecchio tramite un imbuto, facendo attenzione che questo non superi la tacca di taratura. Se infatti si creano delle gocce sopra l'incisione della taratura, queste si aggiungerebbero al totale sotto di essa, e si potrebbe commettere un errore nella misura del liquido immesso.
L’acqua e le sue soluzioni formano un menisco concavo aderendo alle pareti del matraccio, a causa della tensione superficiale. Il mercurio, invece, forma un menisco convesso.
Per ottenere una misurazione precisa, il liquido viene inserito prima che il menisco raggiunga la tacca di taratura, e si porta poi successivamente a livello tramite una pipetta ed un contagocce.
Beute
Le beute sono una particolare tipologia di matracci, caratterizzata da una base tronco-conica e collo cilindrico. Rispetto ad un tradizionale modello di matraccio, la beuta ha un collo più spesso e più corto, poiché le sue pareti risalgono ad esso fin dal fondo piano. Questa sua particolare forma permette di agitare il liquido all’interno senza spanderlo e senza rischio che esca dal contenitore. Esistono diverse capienze di beute, generalmente se ne possono trovare da 10 ml a 1 L.
Le beute sono molto utilizzate in chimica, essendo specialmente adatte grazie alla loro forma per le titolazioni e la ricristallizzazione. Ciononostante, le beute non sono particolarmente indicate per misurazioni volumetriche accurate. Infatti, le loro misurazioni sono accurate entro il 5%.
Le beute sono anche utilizzate in microbiologia per la preparazione di colture microbiche. L’uso di volumi minimi di liquido, di solito non più di un quinto del volume totale della beuta, e deflettori modellati nella superficie interna del contenitore servono per massimizzare il trasferimento di gas e promuovere la miscelazione caotica, quando la beuta viene scossa.