Metilammina
Viene fatto un ampio utilizzo di Metilammina nella produzione di prodotti farmaceutici, insetticidi e coloranti. La produzione annua mondiale, infatti, è stimata essere di circa 400 mila tonnellate all'anno
Tra le ammine, ossia tra i composti organici che contengono azoto, la metilammina rappresenta una delle più semplice.
Si tratta di un'ammina primaria, che prevede cioè un solo gruppo alchilico ed è caratterizzata da una forma chimica molto elementare, CH3NH2.
Si ottiene quindi per la sostituzione di un idrogeno dell'ammoniaca con un gruppo metile CH3.
Tuttavia, la sua formula suggerisce che può essere ottenuta anche per sostituzione di un idrogeno della molecola di metano con un gruppo amminimico NH2.
Caratteristiche della Metilammina
In quanto ammina, la metilammina presenta una serie di caratteristiche tipiche di questi composti organici.
Ad esempio la metilammina è solubile negli acidi minerali, come il cloridrico o il solforico. La presenza di legami a idrogeno, inoltre, rende le ammine in generale e la metilammina in particolare, solubile in acqua e in altri solventi polari.
Proprio la presenza di legami a idrogeno, è alla base di una serie di caratteristiche fisiche della molecola, come ad esempio quello di presentare punto di ebollizione relativamente alto. Tutte le ammine, infatti, hanno temperatura di ebollizione sempre maggiore rispetto agli alcani con peso molecolare paragonabile.
Indipendentemente dal tipo di reazione che porta alla sua formazione, quello che si ottiene è un composto che a temperatura ambiente si presenta in forma gassosa e incolore. Presenta tuttavia un odore molto caratteristico, che ricorda quello dell'ammoniaca.
Uso industriale
A seconda del tipo di utilizzo che se ne deve fare, può essere acquistata in soluzione in acqua, THF (tetraidrofurano) metanolo o etanolo. La metilammina, infatti, è molto solubile in queste sostanze. Quando viene combinata in soluzione acquosa presenta una reazione basica che porta alla formazione di ioni di metilammonio (CH3NH3+).
Quando viene acquistata per uso industriale, viene trasportata in serbatoi pressurizzati, in grado di mantenere stabile la sua forma anidra. La sua preparazione avviene facendo reagire ammoniaca e metanolo in presenza di un particolare catalizzatore. Annualmente viene fatto un ampio utilizzo di questa ammina che trova molto mercato nella produzione di prodotti farmaceutici, insetticidi e coloranti. La produzione annua mondiale, infatti, è stimata essere di circa 400 mila tonnellate all'anno.
Uso in laboratorio
La metilammina può essere ottenuta anche in laboratorio, facendo reagire acido cloridrico con esametilentetrammina oppure tramite una reazione tra formaldeide e cloruro d'ammonio. Entrambe le reazioni sono esotermiche e portano alla formazione di un sale cloroidrato che, successivamente, va fatto reagire con la soda caustica per ottenere l'ammina richiesta.
Un po' di storia e curiosità sulla metilammina
Questa ammina primaria fu sintetizzata per la prima volta a metà Ottocento dal chimico francese Charles-Adolphe Wurtz: questi riuscì a ottenerla tramite idrosili dell'isocianato di metile, un particolare liquido altamente infiammabile, tossico e incolore.
Negli ultimi anni questo composto chimico è diventato relativamente noto anche grazie a una serie TV, Breaking Bed. La metilammina, infatti, veniva utilizzata dal protagonista per la produzione di metanfetamina, essendo la metilammina un precursore di questo composto, conosciuto soprattutto per le proprietà stupefacenti.
Si tratta di un processo che può essere considerato relativamente semplice da attuare, sicuramente alla portata di quanti presentano buone competenze in chimica e hanno a disposizione un discreto laboratorio.
A differenza della produzione industriale, infatti, non sono richiesti strumenti particolari.