Le creme solari sono prodotti cosmetici che combinano diversi ingredienti per prevenire la radiazione ultravioletta (UV) del sole dal raggiungimento della pelle. Di conseguenza esse rappresentano un vero e proprio filtro che, a seconda della natura della crema, permette maggiore o minore schermo ai raggi solari.
Due tipi di radiazioni ultraviolette, UVA e UVB, danneggiano la pelle e aumentano il rischio di cancro della pelle. Le protezioni solari variano nella loro capacità di proteggere contro queste due radiazioni ultraviolette.
La radiazione ultravioletta (UV) fa parte dello spettro elettromagnetico (leggero) che raggiunge la terra dal sole. Ha lunghezze d’onda più corte della luce visibile, rendendola invisibile ad occhio nudo. La radiazione ultravioletta A (UVA) è il raggio UV a onde più lunghe. Questa provoca danni duraturi della pelle, invecchiamento della pelle e può causare il cancro della pelle. La radiazione ultravioletta B (UVB) è invece il raggio UV più corto che provoca scottature, danni alla pelle e può causare il cancro della pelle.
Ogni persona che abbia compiuto 6 mesi di età dovrebbe utilizzare le creme solari. Infatti, anche coloro che lavorano all’interno sono esposti a radiazioni ultraviolette per brevi periodi durante il giorno. Specialmente se lavorano vicino a finestre che generalmente filtrano UVB ma non raggi UVA.
I bambini sotto i sei mesi non devono essere esposti al sole, poiché la loro pelle è altamente sensibile agli ingredienti chimici della crema solare e ai raggi solari. L’ombra e gli indumenti protettivi sono i modi migliori per proteggere i neonati dal sole.
Oggi il mercato di riferimento per le creme solari è altamente specializzato. I prodotti Sunscreen vengono continuamente ricondizionati per soddisfare le specifiche esigenze dei consumatori. Ad esempio, vi sono atleti che hanno bisogno di creme impermeabili, altri che hanno bisogno di creme che non ungano.
Nella fase di sviluppo di una nuova crema solare, un team di chimici e tecnici di laboratorio sviluppa la formulazione della protezione solare dagli ingredienti sintetici e naturali. Queste formulazioni iniziali sono testate e finalizzate prima che venga effettuata un’applicazione alla Food and Drug Administration (FDA).
Molte combinazioni di ingredienti sintetici e naturali possono entrare nella formulazione di una sola crema solare. Forse il materiale sintetico più conosciuto usato per la protezione contro i raggi UVA è l’avobenzone, o Parsol 1789. Questo viene generalmente usato in vari prodotti. La protezione a spettro largo è fornita da altri ingredienti sintetici come il benzofenone e l’oxybenzone, che proteggono assorbendo la luce UV. Il diossido di titanio è un minerale naturale, e consiste in un altro elemento molto comune per protezione a spettro largo.
Con lo sviluppo del mercato “green”, anche le creme solari hanno visto un incremento di materiali biologici e naturali nella loro formulazione. Ovviamente, è importante mantenere la priorità di una crema solare alla sua efficacia nel proteggere allo spettro solare. Tuttavia, vi sono oggi valide alternative nel panorama delle creme eco-bio.
Le creme solari naturali non contengono elementi chimici quali siliconi, PEG, EDTA e parabeni, e utilizzano solo i cosiddetti filtri fisici. Inoltre, esse si caratterizzano per un minor utilizzo di conservanti, coloranti e profumazioni sintetiche, per limitare anche i rischi di allergie.